Condividi
La americana Exxon, una delle famose “sette sorelle”, nota in Europa come Esso, lancia nel nostro continente il personaggio del Tigre, che tanto successo aveva riscosso oltre oceano.
Alla fine degli anni ’60 chi voleva ostentare le sue virtù di automobilista aveva cura di esibire la coda del Tigre appesa allo specchietto retrovisore. In mancanza di questo “gadget” si limitava ad attaccare l’adesivo “Metti un tigre nel motore” al paraurti cromato di 500 L, 600 Abarth, 850 e via dicendo.