E’ il 1968 quando Raffaele Pisu introduce nelle trasmissioni “Ma che domenica amici “e “Vengo anch’io” il personaggio di Provolino, un pupazzo dalle fattezze di bambino coi dentoni.
Provolino era manovrato da Pisu, mentra la sua voce proveniva da fuori campo ed era di Oreste Lionello. Provolino si presentava come l’alter ego di Pisu, sfacciato, irriverente e terribile, con il quale aveva continui battibecchi, che si risolvevano alla fine sempre con il tormentone: Boccaccia mia statti zitta!
Per la sua simpatica sfrontatezza, Provolino ebbe un grande successo a cavallo tra gli anni sessanta e gli anni settanta, uscendo dalla televisione e diventando molte cose diverse: un disco per la RCA intitolato, ovviamente, “Boccaccia mia statti zitta“; un pupazzo di tutte le misure e materiali, un protagonista di una serie a fumetti disegnata da Pier Luigi Sangalli per la Editoriale Metro, un album di figure, eccetera.
Nel fantastico mondo di pupazzi di provolino, un giorno apparve Fanella, pubblicizzata come la fidanzata di Provolino. Esisteva sia nella versione grande che parlava, come quella dell’immagine sotto, sia in una versione più piccola e che non parlava.