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La macchina per ricopiare i disegni consisteva in una lente di vetro dove si doveva appoggiare il foglio con il disegno originale che si voleva ricopiare, sopra a questo veniva appoggiato il foglio vergine, sotto c’era una lampadina che proiettava la luce verso l’alto.
Il disegno veniva proiettato sul foglio vergine e veniva ricopiato pari, pari.
Un sistema più autarchico era quella di usare la carta carbone tra i due fogli, originale e vergine, e di ricalcare i contorni del disegno di origine, in modo che sul vergine venisse impressa la copia: con questi sistemi si faceva bella figura e scuola.