I numerosi bambini appassionati di trenini rivolgevano a queste marche la loro attenzione. Marklin e Rivarossi erano prodotti di fascia alta, con un’ottima qualità tecnica dei prodotti e un’incredibile minuzia dei modelli.
Dato l’alto prezzo unitario di ogni pezzo del treno per le nostre tasche bambine, erano spesso acquistati anche pezzo per pezzo, vagone per vagone. Volendo spendere un po’ meno si potevano avere i trenini Lima, dalla scatola base – trenino + anello di rotaia – a quella ultra-completa con stazione, piante e animali da guardare dai finestrini.
Come per le autopiste, gli appassionati costruivano le proprie piste su grandi pannelli di legno con un continuo lavoro di arricchimento del plastico e con un grande ingombro di spazio.
magosan
Conservo ancora il mio Lima ad anello con locomotiva tipo vapore, due carrozze passeggeri e vagoncino porta carbone…Tutto in confezione originale! Ricordo i miei sforzi per far girare il trenino caricato con i soldatini come passeggeri!…quanti deragliameni!…In special modo quando tentavo di farlo girare in retromarcia!…
frankbuon
Per noi bambini degli anni ’60 il trenino elettrico era uno dei giochi più desiderati. I Rivarossi costavano cari, così i Lima erano molto più diffusi tra i ragazzi. Quando arrivava in casa un locomotore era un avvenimento. Solitamente questo succedeva per Natale o per la Befana o, ancora, per un compleanno. Il primo treno completo l’ho avuto dalla Befana della Polizia. La prima “vera” locomotiva italiana me la comprò papà in un grande magazzino di Bologna (si chiamava “OMNIA”. Non c’è più da tanti anni): era una bellissima E 646 elettrica e papà me la prese perchè il modellino molto più piccolo e meno costoso che avevo scelto non era disponibile.Papà, comprandomi il modello più bello per non mandarmi a casa a mani vuote, riuscì a rendermi il bambino più felice della terra! nel tempo si aggiunsero vagoni e binari. Da allora non mi sono più fermato e ancora adesso colleziono i miei amati trenini che mi ricordano l’infanzia ed un periodo di grande felicità. Grazie papà…ti porterò sempre nel cuore.
nando da ancona
ho cominciato ad amare i “trenini elettrici” da piccolo…ho cominciato con la solita scatola composta da ovale di binario (allora rotaie cave in latta a forma di U) della Lima. Passavano gli anni e fino ad oggi (ho 56 anni) è l’unico mio Hobby….Locomotive e relativi vagoni di tante marche Europee e Nord Americane fanno da fondo al mio plastico. Unico neo di allora, come oggi, è il prezzo alto o altissimo di questi modelli che lo giustificano per le sofisticate tecnologie con cui sono costruiti e relativi materiali di pregio….ringrazio mio padre e zio Franco per avermi iniziato a questo splendida passine.