La canzone 'Amore grande, amore libero' de Il Guardiano del Faro

Un tormentone indicibile, con il pianismo da primo anno di Conservatorio di Federico Monti Arduini Vincitrice del Disco per l’Estate 1975, (RCA 1975) ultima edizione di quel memorabile...

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Un tormentone indicibile, con il pianismo da primo anno di Conservatorio di Federico Monti Arduini

Vincitrice del Disco per l’Estate 1975, (RCA 1975) ultima edizione di quel memorabile programma, “Amore grande amore libero” fu un tormentone indicibile, con il pianismo da primo anno di Conservatorio di Federico Monti Arduini, che oltre a suonare questo melenso pezzo ne è anche il malsicuro compositore, con il ridicolo nome acronimo di Arfemo. Noto già dall’estate 1972 con il lagnoso “Il gabbiano infelice”, sotto lo pseudonimo di Guardiano del Faro il suddetto Monti Arduini si cimenta nuovamente ad un mini-Moog, ibrido tra l’Hit Organ Bontempi e il sintetizzatore elettronico dell’ingegnere americano Robert Moog. Il dramma è che questa canzone dominò la Hit Parade di quell’estate sfido io, con rivali tipo “Piange il telefono” o “Buonasera dottore”! E per colmo di sventura ne fu persino tratto un film con la conturbante Paola Tedesco.

A questa canzone; seguirono altri hits del nostro Guardiano sempre sulla stessa falsariga (“Pensare, capire amare”, “Domani”) contrassegnati tutti dal suono fischiante del suo Minimoog. Tutti noi ragazzini suonavamo sui nostri Bontempi più o meno bene “Amore grande, amore libero”. Come “Pop Corn” d’altronde.

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1 comment

  1. Aldo64

    Altro che se me la ricordo! Me la fischiettavo in continuazione. Una melodia fatta apposta per girare e rigirare su se stessa nella testa del malcapitato ascoltatore, una sorta di “nastro di Mobius” musicale dal quale, una volta entrati, era impossibile uscire! 🙂

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