Croce per le mamme e delizia dei bimbi che potevano così stare a lungo lontani dalla scuola erano queste malattie, il cui nome ‘esantematiche’ deriva dal greco e vuol dire ‘fioritura’.
Ovviamente per le macchie di cui si copriva la pelle: piccole e rosso vivo nella temuta scarlattina, che imponeva un’assenza di ben quaranta giorni, larghe e rosee nel morbillo e nella rosolia, bianche, pruriginose e piene di liquido nella varicella.
Gli orecchioni o parotite non sono invece una malattia esantematica, e sono dovuti alla dolorosa infiammazione delle ghiandole salivari parotidi, che si gonfiano provocando un apparente aumento della dimensione delle orecchie da cui il nome popolare di ‘orecchioni’.
“Beh, a parte i discorsi medici seri, erano quelle che fin da piccolo non ti ricordavi mai se le avevi fatte o no, per cui quando scoppiava un focolaio a scuola o in famiglia fuggivi come la peste – altro che aids – da chi l’aveva.
Bastava uno divenisse rosso o scottasse e dovevi stare a letto per gli adulti quasi ignoranti come quelli di oggi; inutile dire che stavi benissimo e che se poi ti capitava di restare a letto era perché eri quasi in fin di vita per motivi più seri.
Altra cosa immancabile della malattia esantematica era che, una volta che prendevi tu in forma più o meno giusta, la beccavano in fila mamma zia sorella vicina di casa e infine il padre, che non avendola nemmeno lui mai fatta (ma allora com’è che si sono tramandate?) da piccolo, da grande a momenti ci restava.
Gli orecchioni poi erano complicati dal fatto che ti dovevano per forza fasciare le orecchie facendoti malissimo ed esagerando teatralmente la cosa”.
annisessanta
E il talco mentolato, tanto poi mi grattavo lo stesso?