Il pacchettino di crackers sbriciolati apposta

La diffusione dei primi pacchettini di crackers confezionati in bustine da 4 o 5 pezzi vide nascere una interessante depravazione alimentare infantile. Basandosi sull’assunto che tanto un po’...

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La diffusione dei primi pacchettini di crackers confezionati in bustine da 4 o 5 pezzi vide nascere una interessante depravazione alimentare infantile.

Basandosi sull’assunto che tanto un po’ di crackers si sarebbero schiacciati sempre e comunque – naturalmente per cause naturali o ignote durante il trasferimento casa-scuola o durante qualsiasi altra loro movimentazione – tanto valeva ridurli ridurli completamente tutti in frantumi schiacciando ben bene la bustina per poi rovesciarsela direttamente in bocca.

Il “tanto valeva” era quindi abbastanza generalizzato, ma seguiva due linee di pensiero differenti:

a) provo ‘lo stesso’ a portarmi dietro i crackers cercando di minimizzare il loro danneggiamento. Metto quindi in atto una serie di cautele severe quanto inutili. Al momento opportuno tutti i crackers hanno subito danni abbastanza rilevanti. ‘Tanto vale’ ridurli tutti in polvere e trangugiarli così.

b) Dato che si romperanno sicuramente li maltratto da subito, anzi un po’ li schiaccio, alla grossa, giusto per frantumarli in pezzi piccoli. Poi non ci penso più fino al momento opportuno.
A quel punto ‘tanto vale’ finire l’opera, ridurli tutti in polvere e trangugiarli così.

Quest’uso ebbe ampia diffusione, e negli anni successivi fu utilizzato anche con altri cibi golosi che per il loro confezionamento e la loro consistenza bene si prestavano a finire in briciole, come la Brioss Ferrero.

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