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Manodifata, siculo aiutante del piemontese Salomone, pirata pacioccone, al termine del carosello chiede con pesante accento dialettale quale dev’essere la sorte di un malcapitato prigioniero: “Cappetanolo possiamo totturare?”, al che Salomone risponde con bonomia subalpina: “Porta pasiensa so ben io come fare a siogliergli la lingua!”.
Lo credo, con la deliziosa amarena Fabbri non era certo difficile!
I disegni animati di questo carosello erano di Bonvi. L’amarena Fabbri regalava anche diversi gadgets assai utili: il tritaghiaccio del pirata, il montapanna del pirata e il bicchiere ‘giustadose’, con la tacca che indicava la quantità corretta di sciroppo Fabbri da sciogliere nell’acqua.