Sto parlando della Frizzina e dell’Idrolitina – i marchi commerciali più famosi negli anni ’60 e ’70 distribuiti in Italia – ma anche di tutte le loro sorelle minori: Cristallina, Salatina M.A., Idriz, Regina e tante altre polveri per uso alimentare da aggiungere all’acqua per conferirle effervescenza.
La preparazione era come un rito, che aveva in noi dai migliori ai peggiori officinanti.
Le istruzioni erano semplici e il tempo era breve: aprire la confezione cartonata, prendere una bustina, aprirla e versare rapidamente il contenuto in una bottiglia da un litro piena d’acqua con tappo a molla, chiudere immediatamente appena versata la polvere, agitare la bottiglia sottosopra un paio di volte, attendere qualche minuto e …. voilà, eccovi un litro di buona acqua frizzante da tavola, dal sapore leggermente salino, ottima se servita fresca.
In realtà negli anni sessanta le confezioni di Idrolitina contenevano due bustine; si versava la prima bustina e si agitava la bottiglia fino a sciogliere completamente la polvere, quindi si versava la seconda: poiché l’immediato scatenarsi della reazione generava un’effervescenza che faceva immediatamente traboccare la bottiglia, era richiesta una tecnica raffinata per versare tutto il contenuto della bustina e sigillare la bottiglia in qualche frazione di secondo.
Le bustine Frizzina, con le scritte rosse e con i punti, fu la prima ad adottare la bustina “unica” (ne vedete una bella immagine pubblicitaria sotto). Ad un certo punto venne creata anche la “versione” ‘Neutraclor’ con una composizione fatta per eliminare il sapore di cloro pesantemente presente in alcune acque potabili di città, specialmente della Pianura Padana.
A volte si giocava a scogliere completamente la bustina senza perdere una sola bolla di gas, altre volte (spesso) si giocava all’effetto ‘champagne’ aprendo la bottiglia in anticipo e spargendo acqua intorno. Questa variante del rito, evidentemente propiziatoria di un futuro sessualmente esuberante, veniva poco capita dai genitori che rispondevano spesso con in famoso ceffone anni ’60 e ’70.
Affascinato da questa magia, negli anni successivi mi sono informato e ho scoperto che tecnicamente funziona così: queste polveri sono sono preparati a base di bicarbonato di sodio (E500), acido malico (E296) e acido tartarico (E334).
Questa miscela di polveri è stabile in assenza di acqua, mentre in presenza di essa gli acidi malico e tartarico forniscono l’acidità necessaria per idrolizzare lo ione bicarbonato, liberando anidride carbonica che si sviluppa come gas, conferendo all’acqua l’effervescenza desiderata. Lo ione sodio liberato dalla dissociazione del bicarbonato dà all’acqua un percettibile gusto salino, normalmente assente nelle acque minerali preparate industrialmente per addizione di anidride carbonica.
Sempre a proposito di Idrolitina, famosissima la poesia stampata sulla scatola:
“Diceva l’oste al vino/tu mi diventi vecchio
ti voglio maritare/all’acqua del mio secchio
rispose il vino all’oste/fai le pubblicazioni
sposo l’Idrolitina/del cavalier Gazzoni”.
Sono passati tanti anni, ma ho notizie di qualcuno che possiede ancora la bottiglia originale della Idriz con il tappo di porcellana e con la i col puntino (una grande i con la faccina sul puntino).
Mariano
Mia madre comprava sempre la Cristallina e raccoglieva anche i punti. Però non ricordo premi particolari…qialcuno li ricorda???
kleiner pal
La Frizzina era prodotta dalla STAR. Una confezione valeva 3 punti. La Cristallina dalla Ferrero.
KEKKANET
e ricordate l’Idrolitina? Si trova anche adesso!!! Disse l’oste al vino: tu mi diventi vecchio! ti voglio maritare all’acqua del mio secchio! Rispose il vino all’oste: fai le pubblicazioni: sposo l’Idrolitina del Cav. Gazzoni!!!! Che capolavoro!!!!
KEKKANET
ops!! il post mi si è caricato dopo con la filastrocca!!!!!! scusate!
superzar
La Frizzina non regalava collane d’oro, bastava ritagliare due prove d’acquisto
STEFANO
Ugh ! nonostante abbia stoicamente resistito per qualche tempo -pur di non rinunciare a giocare durante i pasti con le magiche polverine- la bevanda risultante era veramente disgustosa e la ripudiai. Meglio allora acqua e aceto piuttosto che l’orribile idrolitina o la ancor peggiore idriz.
robertovittorioso
Io invece ricordo mio zio Fernando che aprì la bottiglia troppo presto e fu completamente innaffiato
annina
io usavo la Cristallina e la uso ancora oggi……. che buona……
Aldo
Sì, ricordo benissimo queste polverine. Da noi si usava la Frizzina, mia nonna preferiva l’Idrolitina. Solo dopo parecchio tempo mio padre comprò una bottiglia da seltz di quelle con la bombola ricaricabile. Una bomba a gas ultraesplosiva: dopo nemmeno un paio di sorsi sembrava d’aver ingoiato una cassa di Coca-Cola e occorreva… dare aria allo stomaco! Le bustine erano molto meno potenti e lasciavano un retrogusto salino che oggi considererei troppo caratteristico e non credo che gradirei oltre.
superzar
Ricordo che avevo 10 anni
nando da ancona
…e c’era pure il concorso “magia verde” che consisteva nel preparare l’acqua con la Frizzina e se diventava verde vincevi non ricordo bene cosa…ma credo si fosse trattato di altri prodotti della stessa Casa produttrice!
tidi95
“con Frizzina, l’acqua allegra, puoi frizzare 10 litri di acqua alleeegra, Frizzina l’acqua alleeeeeeeeegra”! (jingle!)
duefiori
« Diceva l’oste al vino “tu mi diventi vecchio, ti voglio maritare con l’acqua del mio secchio”, rispose il vino all’oste “fai le pubblicazioni, sposo l’Idrolitina del cavalier Gazzoni!” »
LU
Quante sonore sberle, sonore perché mia madre quando me le dava facevano parecchio rumore, innaffiavo periodicamente mia sorella con lo “sbroffo” della bottiglia, finchè un giorno mia madre capì che non poteva continuamente prendermi a sberle, ed allora in casa dichierò il “divieto d’incontro” nel senso che non mi era più consentito avvicinarmi alla confezione della Frizzina.
Ma io di straforo la preparavo lo stesso, fu così che fu messa sotto chiave. Poi scoprii che l’Idrolitina, non ho mai capito perché, faceva più bolle.
Che ricordi. Grazie per avermi fatto tornare indietro con la memoria. Luigi