Tra gli accessori auto più in voga negli anni ’60 e ’70 c’erano indubbiamente:
– il coprivolante in skai nero traforato (con abbinati guantini da pilota traforati senza dita)
– un altro coprivolante rivestito di morbido pelo sintetico, di colori diversi e sempre molto evidenti;
il teschio da mettere come pomello per il cambio, con gli occhi fatti con pezzi di vetro colorati, i più belli rossi e blu:
– le meravigliose piastrine magnetiche da tenere sul cruscotto con gli inviti alla prudenza da parte della moglie e dei figli. Erano piccole icone in plastica o, nelle versioni lusso, in sky leggero effetto pelle, utilizzate per il decoro interno dell’auto con finalità emozionali e di tutela della sicurezza, con un piccolo spazio dove mettere una piccolissima fotografia, chiusa poi da una plastichina leggermente lenticolare, e con una frase, incisa/dipinta o smaltata, del tipo: Guida con prudenza; Guida piano pensa a noi, Non correre; Ti vogliamo bene; Pensa a me; Vai piano; Torna a casa, Ovunque proteggimi, Papà non correre, eccetera.
I proprietari delle FIAT 500, 600 o 850 usavano applicare agli interruttori delle luci e del tergicristallo dei rimandi in plastica per poterli azionare senza staccare le mani dal volante. Talvolta arricchivano la plancia con una balaustrina in metallo nero per creare un vano portaoggetti tanto comodo quanto antiestetico.
Mariano
Mio zio aveva il magnetino con scritto “Non correre, pensa a me” con la foto di Brigitte Bardot, proprio come il film “Il sorpasso”.
cetnico
Ve li ricordate i cagnolini, dalla razza indefinita, che muovevano la testa? Erano posti sul pianale posteriore, magari appoggiati sopra un plaid scozzese. Incredibile oggetto per “abbellire / personalizzare” la propria autovettura. Michelangelo
nando da ancona
mamma mia!!! abbellire?…ricordo i famosi cuscini da porre sul cruscotto posteriore ed i cagnolini con la testa che faceva su e giu’….. 🙁 il tutto molto kitsch