Gli stereo compatti comparvero negli anni ’60, ma ebbero il loro boom negli anni ’70 e furono gli antesignani dei ‘cubi’ di oggi.
In un solo apparecchio riunivano giradischi, amplificatore, radio e registratore a cassette.
Furono una grande cosa per noi giovani perché in un solo apparecchio potevamo avere (a prezzi più o meno contenuti) tutto quello di cui avevamo bisogno per soddisfare la nostra sete di musica e tecnologia. Il loro grande difetto era il fatto che se un elemento, ad esempio il giradischi, si guastava bisognava portare a riparare tutto l’apparecchio.
Quelli più in voga erano quelli della Europhon, perché erano quelli più economici.
I nemici degli stero compatti erano gli “audiofili”, fanatici puristi del suono che aborrivano i compatti e andavano da un negozio di hi-fi all’altro con l’Annuario del Suono a confrontare i prezzi.
Livio
da ricordare il giradischi completamente automatico che potevano acquistare a prezzo speciale solo gli abbonati alla rivista “Selezione dal Reader’s Digest”
ne ho riparato qualcuno e devo ammettere che, tutto sommato, non suonavano male
N.B. peccato non poter inserire le foto… ne avrei diverse