Per film mitologici si intendono tutti quelli compresi nel sotto-genere ‘peplum’ (o Sword and sandal, cioè Spada e sandalo).
Si tratta di film basati sulla storia e sulla mitologia greco-romana, o delle culture circostanti della stessa epoca (egizi, assiri, etruschi, micenei), solitamente realizzati a basso costo, e basato su atletici e muscolosi protagonisti.
Il genere del film storico in costume nacque in Italia negli anni dieci ed ebbe negli anni ’60 il suo apice produttivo in Italia con numerose produzioni incentrate sul personaggio oramai già lanciato di Ercole, al quale vennero presto affiancati il personaggio di Maciste, su cui si svilupperà un filone che comprende una ventina di opere spesso in totale disaccordo tra di loro; e il personaggio di nome Ursus, coniato sulla falsariga dei suoi due predecessori per incarnare l’ideale del “muscoloso eroe senza macchia e senza paura” e usato in una serie di pellicole.
Lo sfruttamento degli eroi classici non lascerà indenne neanche i personaggi biblici come Sansone e Golia: entrambi i personaggi verranno stravolti nelle loro caratteristiche originali nel corso delle rispettive saghe per poter meglio incarnare gli ideali del “paladino dei deboli”.
Tra il 1960 e il 1965 furono distribuiti non meno di 7-8 film peplum ogni anno e molti di questi avevano per protagonista Maciste, Ercole, Sansone o Ursus. Il caso limite si ebbe nel 1964 con la realizzazione di ‘Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili’, in cui tutti i quattro forzuti condivisero la scena di un’unica pellicola.
Caratterizzati dalle trame incrociate e sincretiche che legano improbabili compresenze di miti ed eroi; da dialoghi fuori sincrono; da una recitazione legnosa dei forzuti personaggi, da primitivi effetti speciali che ritraggono mostri, divinità e creature leggendarie, dalla pochezza dei budget e dalla rustica creatività dei costumi e delle ambientazioni, questi film esercitavano su noi bambini un fascino incredibile, infatti erano molto utilizzati per le proiezioni in ambito oratoriale.