A un certo punto, intorno al ’75, a forza di sfogliarla, sbatterla, macchiarla, consultarla, ho consumato completamente la mia copia del Manuale delle Giovani Marmotte volume 1. Così ne coprai un’altra, perché senza Manuale delle Giovani Marmotte non si può stare senza!
Nelle esperienze quotidiane di vita dei bambini degli anni ’70 avevano grande importanza i manuali: delle guide pratiche per la maggior parte presentate da personaggi Disney, altre riferite a personaggi televisivi, che fornivano informazioni e pratiche sia su aspetti di vita all’aria aperta, sia su aspetti di cultura generale, sia su aspetti professionali specifici.
La prima e la più famosa è stato “Il Manuale delle Giovani Marmotte” vol 1, con la molto pratica la cartonatura super-rigida, che contiene una quantità immensa di sapere: istruzioni per costruire ponti e barche, per accendere il fuoco nel bosco, per sopravvivere in condizioni avverse accanto a notizie sulla storia delle civiltà del mondo, con dizionari ragionati di tutte le lingue moderne e antiche, e un indice di facile consultazione. L’edizione fisica de “Il manuale delle Giovani Marmotte” deriva direttamente dalle storie di Disney, dove Qui, Quo e Qua lo chiamano spesso “l’infallibile”.
Dato il grande successo del Manuale delle Giovani Marmotte, uscirono a breve una vasta serie di manuali:
- il Manuale delle Giovani Marmotte 2, seguito ideale del primo manuale dedicato alla vita all’aria aperta;
- il manuale di Paperinik, con un mazzo di carte da gioco, dedicato alla prestidigitazione che mostra semplici ma simpatici giochi di prestigio;
- il manuale di Paperone, che ci racconta con rigorosa filologia Disneyana la vità di Paperone, dall’infanzia alla richezza, ma che soprattutto ci insegna i suoi principi economici fondamentali;
- il manuale quiz di Febo Conti, con libretto delle risposte, ispirato alla famosa trasmissione televisiva per ragazzi “Chissà chi lo sa” condotta da Febo Conti;
- il Manuale di Archimede Pitagorico, naturalmente dedicato alle invenzioni ‘tecnologiche’ con alcuni interessanti ‘fai da te’;
- il manuale di Nonna Papera, con le ricette della Nonna che erano tutte introdotte da un pezzo di Storia e con delle illustrazioni bellissime, con i beniamini della Disney nei panni di personaggi storici;
- il manuale di Yoghi, rivolto agli amanti della natura e degli animali;
- il manuale di Silvan, rivolto a aspiranti giovani maghi e prestigiatori, sottotitolo “Conoscere un gioco è niente, saperlo fare è già qualcosa, saperlo presentare è tutto!”;
- il manuale del Giovane Detective, con un sacco di informazioni medico/tecnico/legali anche abbastanza precise. Faceva seguito ad una collana di libri gialli per ragazzi: Il Clan degli Hardy Boys per i maschietti e delle Nancy Drew per le femminucce.
Sebastiano
Fantastici i Manuali per noi bambini di quegli anni. Ultimamente ne ho voluti collezionare alcuni, anche nella speranza di ripassarli a mio figlio, ma confesso che a vederli ora, con gli occhi di un adulto dell’epoca di internet, non sono riuscito a capire come quelle raccolte di “pillole” di sapere mi potessero aver attratto così tanto. Sono brevi pezzi, corredati da disegno Disney, che spaziano con leggerezza pindarica dal giardinaggio alla storia, dai giochi ai nomi delle compagnie aeree, da un piccolo esperimento allo scherzo da fare agli amici… scritti con tono ora semiserio ora francamente faceto. Ma allora, anche grazie a Disney che ci aveva insegnato che tutto il sapere poteva stare comodamente dentro un Manuale, mi sembravano una autentica miniera di tutto ciò che serviva di conoscere per colmare il gap tra mondo dei bambini e mondo degli adulti!
Giulio Regosa
Ciao Sebastiano.
Grazie mille per i tuoi preziosi tredici ricordi che hai voluto raccontare nella nostra memoria bambina.
Se ti viene in mente altro, commenta pure nelle schede.
Perdona i tanti link rotti e le schede incomplete, ma ci sono stati problemi tecnici, e prima o poi sistemerò tutto …
Ciao
J