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La foga colorista dei primi anni ’70 portò all’utilizzo di numerosi coloranti alimentari. Uno tra i più diffusi era l’E 123, vietato qualche anno dopo per pericolo alla salute e ‘presunta’ cancerosità del prodotto.
Intanto noi, da bambini, ce ne siamo ingoiati a grammi.
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Altro che grammi! Ricordo delle bottigliette di plastica piene di acqua, zucchero e E123 che bevevo in quantità industriali, li compravo in latteria. C’è poco da fare, se sopravvivevi agli anni 70 diventavi praticamente immune ai coloranti, all’amianto, alle sostanze presenti nel Piccolo Chimico… I giocattoli con punte e spigoli acuminati ti facevano un baffo e non ti saresti soffocato neppure con le parti più piccole dei modellini consigliati ai bambini di almeno 6 anni. Era come avere i superpoteri.
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Io e i miei fratelli bevevamo a litrate l’aranciata Sanguinella di un bel rosso vivo e ne lfigo non mancava mai per gli ospiti una bottiglia di “Amaro Americano” o “Cambusa One ” con in bel quantitativo di E123 .