Il gioco di lanciare e prendere i sassolini o gli ossi di pesca

Grandissimo gioco di abilità, velocità e destrezza, fatto prevalentemente da noi maschi, era ‘lanciare e prendere’ e si faceva con dei sassolini o con i noccioli delle pesche...

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Grandissimo gioco di abilità, velocità e destrezza, fatto prevalentemente da noi maschi, era ‘lanciare e prendere’ e si faceva con dei sassolini o con i noccioli delle pesche e delle albicocche.

Si poteva giocare anche da soli, ma era preferibilmente un gioco da coppia o da piccolo gruppo e consisteva in diverse prove di abilità, dalla più facile alla più difficile. Nello schema più elementare consisteva nel lanciare in aria un sassolino e, con la stessa mano, nel raccogliere un altro sassolino posto sul piano di gioco prima di riprendere quello che cade.

Più sassi erano tenuti in mano, più era difficile prendere gli altri senza farli cadere.” Qualcuno lo chiamava “il gioco delle cinque pietre” e mi confessa di giocarlo ancora adesso quando trova le pietre idonee. Le varianti di gioco sono tutte quelle ottenibili lanciando in aria anche tutti e cinque i sassi e, come variante finale; cercando di riprenderli tutti insieme sul dorso della mano.

Mi segnalano che questo gioco nel sud della Sardegna veniva chiamato ‘bichi’ ed era fatto di diverse prove, quelle ‘normali’ e quelle a ‘fazzoletto’ dove quattro pietre erano messe ai lati di un quadrato. Si cominciava con la presa di una, poi due, poi tre e poi quattro pietre in un colpo solo, poi altre prove fino al dieci, all’undici e al quattordici fazzoletto!

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1 comment

  1. kationa

    nelle giornate di pioggia ( a quei tempi pioveva ) quando ero in colonia era il gioco che ci vedeva una di fronte all’altra eoccupavamo tutto il corridoio

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