La Lesa, ditta Italiana di elettronica, lanciò questa linea di giradischi più o meno economici che riprendevano il progetto di fonovaligia, ovvero una valigia con giradischi e amplificatore incorporato da un lato ed altoparlante (o due) dall’altro.
Fu un grande successo, praticamente tutte le feste in casa degli anni ’60-’70 utilizzavano giradischi Lesa per diffondere la musica. Molto apprezzata la possibilità di poter utilizzare sia 45 giri sia 33 sia i più vecchi 78 giri (possibili anche i 16 giri).
In seguito uscirono modelli più perfezionati, come il meraviglioso ‘stereo’ che veniva ‘regalato’ con il corso d’inglese di Selezione, vero desiderio di tanti giovani di quegli anni. Fra gli accessori più belli dei giradischi c’erano il cambiadischi automatico (un ferro posto al centro che faceva cadere i dischi sul piatto man mano che proseguiva l’ascolto) e il riduttore di plastica per il perno per adattare 33 e 45 giri.
Tutta questa bassa fedeltà grande effetto fu presto soppiantata dai primi, veri hi-fi giapponesi. Ma è un’altra storia …