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Piccolissimi petardi legati ad un filo colorati rosso-verde ,che venivano fatti esplodere o tutti insieme o uno per volta.
Ogni fila di miccette ne aveva 40. Abitualmente venivano fatte esplodere nei citofoni, o durante le battaglie dei soldatini. Qualcuno se li faceva anche esplodere in mano, come esempio di coraggio o di idiozia giovanile.
Aldo
Voglio farvi ridere: ho cinquant’anni suonati (quasi cinquantuno) e lo scorso anno mi son regalato non una ma due, dico DUE, scatole di miccette per giocarci come non potevo fare da bambino perché ero sempre spiantato. Sapete cosa mi ha colpito di più quando ho fatto scoppiare la prima? L’odore! E’ stato come un lampo, i ricordi mi hanno letteralmente aggredito e son stato sbalzato indietro di quarant’anni buoni in una frazione di secondo. Non ho avuto il cuore di farne scoppiare altre, le emozioni erano troppo forti, soverchianti.
Lo so, sono strano.
iac65
…conoscevo uno che la teneva sulle labbra e la faceva scoppiare!!! un genio!!!
STEFANO
da bambino costruivo cannoncini con le penne pilot che avevano una estremità conica di metallo, svitavo il tappo di cima e lo buttavo, poi caricavo la canna dalla parte della punta con della carta, un pallino di piombo e la miccetta. Poi riavvitavo il cono di metallo dal cui doveva uscire la punta della penna in modo che ne sortisse fuori invece la miccetta, ed ecco realizzata l’arma che riusciva a rendersi pericolosa nonostante il fatto che il pallino fosse sottocalibrato rispetto all’anima. per allungare la vita della canna la fasciavo di scotch, il cannone poi veniva montato su un affusto di Lego con tanto di ruote e durava fintanto che la “vite di culatta” non si disintegrava per la ripetuta esposizione al calore… ma le miccette ritornarono anni dopo, quando un po’ più grandicello scoprii che si potevano usare per minare le sigarette da far poi scivolare nei pacchetti di chi mi stava antipatico… insomma, io con le miccette ho sempre praticato il MALE !
Sebastiano
Sul capitolo miccette si potrebbe scrivere un libro. Passatempo di tanti ragazzini in anni in cui si stava per strada molto più di oggi. Io li ho usati pochissimo, sempre per scherzi talvolta malriusciti, ma ricordo che quando studiavo il pomeriggio, era normale, fino all’ora di cena, sentir risuonare da una parte o dall’altra piccole deflagrazioni di miccette. Penso che i tabaccai ne vendessero a kili. Ora valle a vendere ad un bambino… rischi la galera