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Qualcuno aveva paura della Fine del mondo, annunciata per il 1999; qualcuno aveva paura del famoso settembre nero, determinato dai continui attentati da parte dei gruppi terroristici internazionali; qualcuno aveva paura del buio e qualcun altro di Belfagor.
E tu, di cosa avevi paura? Dillo nei commenti.
annisessanta
Avevo paura della provvisoria ambiguità di senso pre-fantastico-crepuscolar-notturno di Topo Gigio che per anni mi intossicava la visione vivace di Carosello e poi compariva a scansione annuale negli altri programmi televisivi, curati dall’Antoniano di Bologna e non solo…
Oggi so che mi sto giocando un aspetto importante dell’ombra…secondo Jung, ecc.
fabri
Paura di Belfagor, io? Ma Belfagor faceva paura ai miei genitori, a me non lo lasciavano vedere neanche col binocolo! Mi terrorizzava solo immaginare come poteva essere 🙂 Vallo a spiegare ai bambini di oggi che sghignazzano in faccia a Freddy Kruger perché è roba vecchia.
Avevo paura delle scale mobili, indotta dagli adulti che ti raccomandavano di fare un saltino quando si arrivava in alto o in fondo: probabilmente volevano farmi credere che si poteva finire arrotolati come Gatto Silvestro.
Paura degli attentati sì, ma solo quando si andava in qualche città grande.
Ah, e la fine del mondo me la ricordo anch’io, ma era molto prima del 1999 (che comunque era un classico). Forse era l’inevitabile quartina iettatoria di Nostradamus che prediceva l’ennesimo disastro.
Aldo
Io avevo paura della mia maestra di pianoforte, una donnina piccola ma arcigna oltre ogni dire. Con due occhiali spessi come il vetro antiproiettile dell’ufficio postale, gridava come una matta e mi rovinava tutti i libri con la sua matita rosso-blu, usata a mo’ di mannaia e condita da umilianti rimbrotti assai poco urbani. L’insegnante che si comportasse così oggi durerebbe assai poco in servizio.
nando da ancona
assolutamente Belfagor…icona ed incubo degli anni ’60….ed il mio maestro che, a quell’epoca, non riservata schiaffi ed altro a chi faceva qualcosa che non andava.