A me piacevano i caroselli Olio Sasso, con quelle storie oniriche del signore sovrappeso e un po’ sfigato che si svegliava di colpo magro e preoccupato che la Matilde non gli portasse l’Olio Sasso e poi si metteva a saltare sul letto urlando ‘La pancia non d’è più’ (colonna sonora de “Il Mattino” di Edvard Grieg). Molto belli, molto divertenti per noi bambini. Ma la società cambia veloce negli anni ’70, e i prodotti la seguono nel cambiamento.
E dopo l’energia infantile di olio Sasso arriva l’energia nuova, attiva e ipercolorata, di Olio Cuore. La impersona Nino Castelnuovo (già testimonial della marca in alcuni caroselli molto fisici di cui potete vederne uno qui sotto) che consolida la sua immagine di testimonial storico con un gesto che rimane eterno nella storia della pubblicità: il salto della staccionata.
Eccolo – l’uomo moderno, bello, educato, attento alla salute e in forma – che ci sorride mentre scavalca con leggera eleganza una staccionata in legno. E’ lui, ma siamo anche noi, e forse è l’immagine di un’intera società che scavalca la staccionata, non lo so.
Fattosta che l’immagine ha grande forza iconografica e diventa velocemente un ‘modo di dire’.
La forza di questa immagine resiste anche oggi; h cercato un carosello, ma non l’ho trovato. Ho invece trovato dei video youtube di gente recente che si diletta nel ‘salto della staccionata’ stile Olio Cuore, mantendo ancora vivo il ricordo di questa idea pubblicitaria.