Nasce all’inizio degli anni ’60 come “programma di educazione popolare a cura del Ministero della Pubblica Istruzione” e cessa di esistere, manco a dirlo, nel 1968. La trasmissione era indirizzata agli analfabeti, che a quell’epoca erano purtroppo ancora numerosi.
Dopo un deliziosa sigla raffigurante la danza delle lettere dell’alfabeto, la rassicurante e paterna figura del compianto maestro Alberto Manzi compariva sullo schermo televisivo. Sempre vestito con tenere giacchette a tre bottoni, il maestro insegnava “a leggere, scrivere e far di conto” con una capacità didattica assolutamente unica.
Memorabile era il suo talento grafico ed i disegni a carboncino che, in men che non si dica, egli tracciava con mano sicura, una mano davvero da maestro! Riusciva infatti a disegnare, con un gessetto nero, oggetti e animali, su una grande “lavagna” a fogli di carta bianchi, che a spiegazione avvenuta voltava, per scoprirne uno bianco da utilizzare per la prossima.
E’ con questo programma che nei primi anni ’60 molti bambini hanno imparato a leggere e scrivere.
LU
La mamma ha imparato a leggere e scrivere,ed ha avuto la licenza elementare seguendo in tv il maestro MANZI
Anna Pegorini
Seguivo affascinata la trasmissione, e soprattutto mi incantava la bravura del maestro nel fare bellissimi disegni su grandi fogli di carta.