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Sapere era un programma ‘culturale’ per eccellenza, ricco di documentari sulle cose e sugli animali. La sua sigla aveva qualcosa di inquietante, con cubi striati che ruotavano sul proprio asse e apparivano e sparivano nella penombra, il tutto accompagnato da una musica altrettanto misteriosa.
Mariano
Li guardavo tutti, intorno alle 18 del pomeriggio. Nellissimi, da quelli di scienza a quelli su Robespierre, a quelli sui Pupi Siciliani di Macrì.
Mi piaceva molto la sigla.